Grazie alla commercializzazione di farmaci, nati e sviluppati nel proprio Centro Ricerche, e ormai diffusi in tutto il mondo. Questo fa di Abiogen un’eccellenza italiana nel settore della terapia delle patologie ossee e un punto di riferimento importante nel panorama scientifico nazionale, grazie a una riconosciuta leadership tra gli addetti ai lavori.
Abiogen Pharma commercializza terapie destinate sia al trattamento di patologie più note, quali osteoporosi, metastasi ossee e osteolisi da mieloma multiplo, sia al trattamento di patologie rare quali morbo di Paget, osteogenesi imperfetta e algodistrofia, conosciuta anche come Sindrome da Dolore Regionale Complesso (CPRS).
Per la sua rilevanza sociale, l’osteoporosi rappresenta la patologia più diffusa tra le malattie ossee, soprattutto a causa delle fratture da fragilità, che ne rappresentano la forma clinica più rilevante. Nonostante le fratture osteoporotiche statisticamente colpiscano soprattutto la donna in post-menopausa, è ormai diffusa la consapevolezza come le fratture da fragilità siano problematiche di rilievo anche nei soggetti di sesso maschile.
L’algodistrofia è una malattia rara che esordisce con manifestazioni dolorose spesso localizzate a livello degli arti e resistenti ai comuni antidolorifici. In alcuni casi, ma non sempre, l’esordio è conseguente ad un evento traumatico, ma la gravità del dolore e l’andamento della malattia non sono correlati alla gravità del trauma originario.
Il dolore è in genere associato a edema e dall’esame radiologico può comparire una osteoporosi localizzata, che in genere regredisce con il regredire della malattia. La malattia viene anche identificata, specie nel mondo anglosassone, prevalentemente con il termine di sindrome complessa da dolore regionale (CRPS) distinta in tipo 1 e tipo 2.
L’osteogenesi imperfetta racchiude una serie di patologie ereditarie con caratteristiche di fragilità e deformabilità ossea alle quali si associano, in misura variabile, altre anomalie dei tessuti extrascheletrici (denti, cute, legamenti). La presenza o meno di tali manifestazioni e la loro diversa gravità danno luogo a una notevole variabilità del quadro clinico: da forme gravissime, a forme moderate o anche molto lievi.